“Un bravo ragazzo con la fortuna di avere molti talenti” e “solo idee geniali”: così si descrive Franco Zeffirelli, una delle icone più rappresentative dell’Italia che fu. L’artista fiorentino compie 95 anni. “Tutto sommato non mi posso lamentare – ammette-. È il fisico che ha iniziato a fare capricci”. In occasione del suo compleanno, la Scala e l’Arena di Verona allestiranno la mise en scène dell’Aida.
Settant’anni di carriera da ripercorrere tutti in una volta, che hanno visto sfilare personaggi di una certa caratura coi quali Zeffirelli ha collaborato: da Luchino Visconti a Maria Callas, da Mel Gibson a Judy Dench, per citarne alcuni. “Ho conosciuto e collaborato con i grandi nel mondo della musica classica, dell’opera, del teatro, del cinema. Regalandoci e regalando al nostro pubblico momenti memorabili”. Dichiarazioni intrise di emozioni quelle che Zeffirelli prova nel raccontare la sua storia. Lirica e cinema sono le passioni per le quali l’artista si contraddistingue, portando sul grande schermo successi come “Romeo e Giuletta” (1968), “La bisbetica domata” (1967) o “Amleto” (1990).
Il suo patrimonio artistico è raccolto presso il Centro Internazionale per le arti dello spettacolo di Firenze, contenente peraltro “decine di film e tante riprese dei miei spettacoli d’opera da tutti i più grandi teatro del mondo”, così come viene sottolineato da Zeffirelli.
