Tragedia aerea nel sud-est di Mosca: un velivolo, con 71 persone a bordo, si è schiantato: non c’è alcuna chance di trovare sopravvissuti. Il velivolo, delle Saratov Airlines, era diretto verso la città di Orsk, che si trova negli Urali. Era appena decollato dall’aeroporto della capitale russa ed è precipitato in un campo a sud-est della città, a una distanza di circa 80 chilometri.
I passeggeri a bordo erano 65, sei i membri dell’equipaggio. L’aereo, un Antonov An-148, era decollato dall’aeroporto Domodedovo ed è caduto cinque minuti dopo, alle 11.22 ora locale, in un campo nel distretto di Ramensky, vicino al villaggio di Argunovo.
Il velivolo era scomparso dai radar subito prima di precipitare. Flight Radar ha tracciato la sua discesa, avvenuta a una velocità di 3.300 piedi al minuto (circa mille metri al minuto), prima di perdere il segnale. Sulle cause dell’incidente, al vaglio per il momento ci sono “diverse ipotesi”, dicono i servizi di emergenza, tra cui le “cattive condizioni meteo, l’errore umano, il guasto tecnico”.
La carlinga dell’aereo è disseminata su un vasto perimetro intorno al luogo dello schianto. Aereo bireattore realizzato dal costruttore ucraino Antonov, l’An-148 ha effettuato il suo primo volo nel 2004. Può trasportare fino a 80 passeggeri per una distanza di 3.600 chilometri. Questo modello ha già avuto in passato cinque incidenti che hanno coinvolto il carrello di atterraggio, l’impianto elettrico e il sistema di guida.
Il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il governo di creare una commissione speciale per indagare sull’incidente aereo nella regione di Mosca. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riferisce l’agenzia Tass. Il presidente russo ha espresso inoltre le sue condoglianze per le vittime.