Sin dalla notte dei tempi la musica è l’arte per eccellenza dotata di una capacità fondamentale, ossia far vibrare l’anima umana sulla base delle diverse sfumature melodiche che trovano voce nell’orchestra. Premessa indispensabile che ha spinto Giovanni Sollima ad intraprendere un tour orchestrale iniziato il 29 gennaio al Museo delle Scienze di Trento, e che lo porterà fino al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo, dove si esibirà il 9 febbraio alle 21.
Caratteristica particolare dell’esibizione è l’uso del violoncello di ghiaccio, creato dallo scultore americano Tim Linhart, che di fatto rappresenta l’essenza musicale dello stesso Sollima, il quale si esibirà all’interno di una bolla termica con una temperatura pari di 5º.
Ciò a dimostrazione di quanto sia forte il connubio tra musica e natura, posto al centro del progetto culturale N-ice cello, ideato dal musicista nonché manager Corrado Bungaro, peraltro autore di un docufilm che raccoglie i contributi dei vari personaggi appartenenti al mondo della legalità ambientale. L’obiettivo è quello di risvegliare nell’essere umano la consapevolezza che la natura vada salvaguardata dai pericoli ambientali e climatici del nostro tempo.
Intento manifestato artisticamente da Sollima, il quale adopera uno strumento naturale come il violoncello di ghiaccio, capace non solo di rievocare nell’immaginario collettivo la trasparenza dell’acqua, ma soprattutto di denunciare la crisi idrica che in questi mesi sta soffocando la linfa vitale dell’entroterra sicilia.