Rubavano i numeri di carte di credito e codici bancari per poi rivenderli sul “dark web”. È questa l’accusa con la quale la Homeland security investigation americana e la polizia italiana ha proceduto all’arresto di 13 persone. La rete criminale, attiva in 16 Paesi, ha accumulato oltre 530 milioni di dollari. In manette anche un uomo residente nel Napoletano.
È emerso come l’organizzazione abbia focalizzato la sua attività sulla compravendita di migliaia di carte di credito rubate e clonate, di codici di verifica (Cvv) per l’uso delle carte online, di codici di accesso a servizi di home-banking e di dati personali e riservati.
Per eludere le indagini delle forze di polizia, l’organizzazione utilizzava “Liberty Reserve”, una piattaforma di scambio di cryptomonete virtuali utilizzata in passato da criminali di tutto il mondo e chiusa nel 2013 dagli Stati Uniti al termine di una complessa indagine.