Giornata importante oggi a Macerata dove, davanti al gip Giovanni Maria Manzoni, si è tenuta l’udienza di convalida del fermo di Innocent Oseghale, il 29enne nigeriano accusato di aver ucciso e smembrato, il 30 gennaio scorso, il corpo di Pamela Mastropietro, la 18enne romana il cui cadavere fatto a pezzi è stato trovato in due trolley nelle campagne di Pollenza.
L’uomo, che si dichiara innocente, si trova nel carcere di Montacuto (Ancona), accusato di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere. L’autopsia non ha chiarito le cause del decesso della giovane che si era allontanata il 29 gennaio dalla comunità di recupero Pars di Corridonia (Macerata) e che sarebbe entrata in contatto con Oseghale, che ha precedenti per spaccio di stupefacenti, forse per acquistare droga.
La giovane potrebbe essere morta per un’overdose o uccisa e poi smembrata. I carabinieri di Macerata, coordinati dal pm Stefania Ciccioli, sono convinti che Oseghale abbia smembrato il corpo dentro l’appartamento, forse con i grossi coltelli da cucina, tra cui una piccola mannaia, che i Ris hanno sequestrato.