Il professore di una scuola superiore di Riccione (Rimini), finito nei giorni scorsi nell’occhio del ciclone dopo essere stato accusato di atti sessuali con una minorenne, è stato arrestato. Il tutto è nato dalla denuncia del preside dell’istituto che era venuto a conoscenza di alcuni file inviati dal 46enne alla studentessa con esplicite richieste di atti sessuali.
L’allieva, una 15enne fidanzata del figlio del professore, avrebbe però ammesso di avere avuto con l’uomo una relazione consensuale. Era stata proprio la ragazzina a girare i file ad alcune amiche e da queste i filmati sarebbero finiti sui cellulari di altri ragazzi.
Altri casi di abusi su minore si registrano a Bari e Napoli. Nel capoluogo pugliese, ad essere finito sotto inchiesta è un bidello di 58 anni, Pietro Rutigliano, arrestato dai carabinieri e posto ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
L’uomo, stando ad una prima ricostruzione avrebbe costretto quattro alunne di età compresa fra i 10 e i 12 anni a subire atti sessuali come baci sul collo e sulle labbra, palpeggiamenti e abbracci. Le indagini sono partite dopo la denuncia di un genitore che aveva scoperto l’orrenda abitudine del 58enne.
Nel Napoletano, invece, a far scattare le indagini è stata una chat di Facebook creata dai fan di un cantante. Un sovrintendente della polizia, in servizio alla Questura di Milano, ha notato alcuni commenti di una 13enne che suonavano come richieste di aiuto. La minorenne, secondo le accuse, aveva subito dal luglio 2017 abusi sessuali dal padre.