C’è anche Roman Abramovich, il fondatore del colosso industriale Oleg Deripaska, tra i 210 nomi della ‘Putin-list’. L’elenco è stato diffuso dal Tesoro americano: si tratta di nomi degli oligarchi russi vicini al presidente russo Vladimir Putin che potrebbero essere oggetto di sanzioni.
Nella lista figurano 210 nomi, di cui 114 uomini politici e 96 oligarchi. Al momento tuttavia il Congresso Usa ha deciso di non applicare nuove sanzioni contro Mosca.
La redazione della cosiddetta ‘Putin-list’ era prevista dalla legge approvata dal Congresso per varare nuove sanzioni per le interferenze della Russia sulle elezioni del 2016.
Nella lista stilata dal Tesoro ci sono molti uomini dell’entourage politico di Putin, fra i quali il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, vari consiglieri e diversi membri del Gabinetto del presidente russo. Fra questi ultimi ci sono: il premier Dmitri Medvedev, il ministro della Difesa Sergey Shoygu, il ministro dello Sviluppo economico Maksim Oreshkin il ministro dell’Energia Aleksandr Novak e quello dello Sport Pavel Kolobkov. L’elenco include gli amministratori delegati di Gazprom e Rosneft, rispettivamente Aleksey Miller e Igor Sechin.
Il Cremlino insorge: “Liste di proscrizione”