Palermo è ufficialmente la Capitale italiana della Cultura 2018. La cerimonia di apertura si è svolta al Teatro Massimo alla presenza del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente della Regione Nello Musumeci, il presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, il ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini.
L’evento è stata l’occasione per presentare alla sala gremita di gente il nuovo logo e il programma. “Più di due eventi al giorno, per un totale di circa 780 iniziative, oltre ad alcuni progetti speciali – ha detto Andrea Cusumano, assessore alla Cultura del Comune di Palermo -. Per Palermo è una vetrina internazionale, abbiamo avuto già un grande riscontro sulle principali testate nazionali che hanno raccontato Palermo come una delle mete del 2018. A Palermo resterà una nuova consapevolezza, quella di una città che può crescere attraverso la cultura”.
“La Regione ha deciso di istituire a valere sul fondo per le autonomie, un contributo di un milione di euro, oltre al milione riconosciuto dal bando, al Comune di Palermo e a tutti quei Comuni che nei prossimi anni dovessero conquistare titoli a livello nazionale e internazionale per una specifica caratteristica – ha detto il presidente Nello Musumeci – Penso ai Borghi, a eventuali competizioni per il miglior Barocco, per il miglior paesaggio, per il miglior patto tradizione enogastronomica. Qui ci giochiamo la credibilità della nostra terra, tutto quello che potremo fare verrà fatto”.
Musumeci poi ha fatto cenno a un episodio accaduto poche ore fa e relativo alla sua visita alla Valle dei Templi. “Sono stato ieri nella Valle dei Templi, mi dicevano che l’anno scorso hanno avuto 800 mila visitatori e ne erano contenti. Ma può un angolo così straordinario accontentarsi di 800 mila visitatori? La Valle dei Templi dovrebbe averne milioni… In Sicilia non abbiamo l’ambizione di guardare oltre, ci accontentiamo”. “Questo è un punto di partenza, ogni Comune può esprimere potenzialità finora rimaste inespresse – ha detto il Presidente Musumeci – questa è la terra nella quale si possono ammirare le sintesi delle diverse civiltà che hanno accompagnato la vicenda umana dei siciliani”.
A creare il logo per Palermo Capitale della Cultura è stata una studentessa palermitana di 22 anni, Sabrina Ciprì, iscritta all’Accademia delle Belle Arti. Nell’immagine si vedono quattro “p”: quattro sono i canti del Teatro del Sole e quattro le lingue presenti nella stele che si trova alla Zisa.