Una “Caporetto in notturna” per il Partito democratico di Matteo Renzi. Dopo una lunga maratona ricca di rinvii e colpi di scena, la direzione ha approvato le liste per le elezioni politiche. Liste che non sono affatto piaciute alla minoranza che ha preferito non partecipare al voto: “Le liste non troveranno la totale condivisione, ma è giusto che un’assemblea democratica possa dare la propria valutazione”, aveva detto Renzi prima di iniziare i lavori.
“Non c’è stata nessuna trattativa o braccio di ferro, perché i nomi li sentiamo solo ora, non li abbiamo neanche letti”, aveva detto Andrea Orlando, parlando anche a nome di Gianni Cuperlo e Michele Emiliano. Eppure, alla fine, c’è chi come Renzi è comunque rimasto soddisfatto: “È stata una delle esperienze più devastanti che abbia vissuto ma da domani dobbiamo fare una grande battaglia: la squadra avversaria è meno forte di noi”.
Soddisfatti gli esponenti delle aree Martina e Orfini, che avrebbero confermato lo stesso numero di parlamentari. Quanto agli alleati, Beatrice Lorenzin correrà per la Camera a Modena, mentre Riccardo Nencin se le vedrà con il collegio di Arezzo, per il Senato.
Matteo Renzi correrà nel collegio Firenze 1 Camera e nei listini di Umbria e Campania. Paolo Gentiloni nell’uninominale a Roma, nel plurinominale nelle Marche e in Sicilia. Nelle liste spazio al costituzionalista Stefano Ceccanti e il portavoce di Gentiloni, già portavoce di Renzi, Filippo Sensi. Roberto Giachetti sarà all’uninominale in Toscana, a Sesto Fiorentino. Confermata Lucia Annibali, l’avvocatessa sfregiata dall’acido, nell’uninominale a Parma, Franco Alfieri, il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella e Maria Elena Boschi nel collegio di Bolzano