Il sangue a Kabul torna a scorrere a fiumi. Dopo il violento attacco all’Hotel Intercontinental, questa volta è stata un’esplosione a far tremare la capitale afghana. Sin da subito si è appurata la natura suicida dell’attacco avvenuto nei pressi della vecchia sede del ministero dell’Interno.
L’edificio ora ospita il l’Alto Consiglio di pace (Hpc) e sorge nei pressi di un ospedale e numerosi negozi. Il bilancio provvisorio è di almeno 95 morti e 163 feriti, molti dei quali versano in gravi condizioni. “È un massacro”, riferisce Dejan Panic, coordinatore di Emergency in Afghanistan.
Vicino al luogo dell’esplosione ci sono anche gli uffici del Dipartimento nazionale della sicurezza (Nds, servizi di intelligence) e le ambasciate di India, Indonesia e Svezia. I talebani dell’Emirato islamico dell’Afghanistan hanno rivendicato l’attentato tramite Twitter dal portavoce del movimento, Zabihullah Mujahid.
Per portare l’ingente quantitativo di esplosivo per il cruento attentato realizzato nel centro di Kabul i talebani hanno utilizzato come veicolo un’autoambulanza, ha reso noto oggi il ministero dell’Interno. Il portavoce ministeriale, Nusrat Rahimi, ha indicato a Tolo Tv che l’autobomba è saltata in aria dopo aver superato il primo check-point.
Foto da Twitter.