Un incidente comune è costato la vita a un bambino statunitense di 8 anni. Il giovanissimo Liam Flanagan residente a Pilot Rock in Oregon, Stati Uniti, è caduto dalla sua bicicletta ferendosi all’inguine. Accompagnato immediatamente dalla madre in ospedale, i medici hanno provveduto a chiudere la ferita con sette punti di sutura.
Riportato a casa, dopo qualche giorno Liam ha iniziato ad accusare forti dolori nella zona della ferita che diventava sempre più irritata e gonfia. Viene quindi ricoverato in ospedale dove i medici comunicano alla madre la drammatica diagnosi: fascite necrotizzante, infezione batterica che nel 30% dei casi risulta letale.
I “batteri mangia-carne”, come sono comunemente conosciuti, si sono sviluppati molto velocemente spingendo i medici di Liam ad amputargli gli arti pur di salvargli la vita. Ma purtroppo l’infezione si è diffusa al resto del corpo e per il piccolo Liam non vi è stato nulla da fare. Il bimbo è morto soltanto dopo una settimana dalla diagnosi.
“Vorrei dire a tutti di abbracciare sempre i vostri bambini perché non potete sapere quanto presto se ne andranno e fate sempre attenzione, non sottovalutate mai quello che può sembrare un semplice incidente”, ha detto straziata la mamma di Liam a Fox 12.
Il caso di Liam aveva a tal punto scosso la comunità che su GoFundMe era stata aperta una raccolta fondi per sostenere la sua famiglia nelle spese medica mentre lui si trovava in ospedale.