Quando si gioca per obiettivi importanti, l’abitudine a disputare partite di un certo livello fa tutta la differenza del mondo. Lo ha imparato sulla sua pelle Kyle Edmund, superato agevolmente in tre set da Marin Cilic nella prima semifinale del torneo maschile degli Australian Open.
Il britannico, alla prima semifinale slam in carriera, ha sicuramente pagato l’emozione, faticando a trovare i vincenti che lo hanno accompagnato per tutto il torneo e scivolando invece in un vortice di errori non forzati, specialmente con il dritto che è stato il punto di forza in queste settimane sul cemento di Melbourne.
Cilic, dal canto suo, è stato impeccabile nella gestione della partita, concedendo due sole palle break e convertendo il 90% dei punti sulla prima di servizio, un dato impressionante e che deve dare fiducia al croato in vista della finale di domenica, dove potrebbe prendersi la rivincita su Roger Federer per l’ultima edizione di Wimbledon, o trovare il ragazzino terribile Hyeon Chung.