Da uno studio internazionale guidato dall’Hospital del Mar Medical Research Institute di Barcellona, che ha coinvolto 21 Paesi, pubblicato su Depression and Anxiet, è emerso che solo un paziente su dieci con disturbi di ansia riceve il giusto trattamento.
La ricerca ha coinvolto oltre 51.500 persone e rivela che sono il 10% coloro che soffrono di ansia. Di queste, solo il 27,6% ha ricevuto qualche tipo di trattamento, e questo è stato considerato appropriato solo nel 9,8% dei casi.
La frequenza del disturbo varia molto tra i Paesi. È stato calcolato che i disturbi d’ansia colpiscono il 5,3% delle popolazioni africane mentre la percentuale è ad esempio del 10,4% in ambito europeo.
Va inoltre notato secondo gli studiosi che alcuni disturbi d’ansia, in particolare fobie, ansia sociale e quella da separazione, iniziano molto presto (dai 5 ai 10 anni), mentre altri come il disturbo d’ansia generalizzato, il panico e il disturbo post traumatico da stress tendono ad apparire tra i 24 e i 50 anni.
La bassa percentuale di pazienti che ricevono un trattamento adeguato è dovuta a vari fattori. In molti casi, né chi ne soffre né il sistema sanitario riconoscono la necessità di cure. Infatti, solo il 41,3% delle persone con questi disturbi è consapevole del bisogno di cure e, quando l’ansia non è combinata con un altro tipo di problema, questa percentuale scende al 26,3%.
A ciò si aggiungono i costi di trattamento e lo stigma percepito dai malati, che ne limita ulteriormente il trattamento.