[blockquote]Non c’è pace nel Foggia Calcio. Dopo il vicepresidente Ruggiero Massimo Curci, a finire in manette questa volta è stato il presidente Fedele Sannella con l’accusa di riciclaggio nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Milano. La Dda ha chiesto inoltre la nomina di un commissario giudiziale per un anno nei confronti del Foggia[/blockquote].
Sono state numerose le perquisizioni eseguite a Foggia e provincia presso gli uffici e le abitazioni di Fedele Sanella e del fratello, e presso la sede del Foggia Calcio. Sannella è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Varese e dalla Squadra Mobile della Questura di Milano, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Giulio Fanalesi del Tribunale di Milano, su richiesta della Dda di Milano.
L’ordinanza è il risultato del prosieguo della maxi inchiesta “Security” del maggio 2017 dei magistrati Ilda Boccassini e Paolo Storari. Secondo l’accusa, Sanella avrebbe ricevuto e riciclato personalmente circa 378.750,00 in denaro contante, reimpiegandoli nel Foggia Calcio Srl.
Il tutto sarebbe avvenuto sia attraverso la corresponsione di somme di denaro in nero agli atleti, allenatori, procuratori, sia mediante pagamenti funzionali alla gestione della società calcistica finendo per ostacolare l’identificazione della provenienza illecita del denaro.
Alla luce del fatto che tutti gli illeciti sono stati commessi dagli organi apicali precedenti ed attuali della società, la Dda di Milano, per la prima volta in Italia per quanto riguarda una squadra di calcio, ha richiesto al gip di Milano di disporre l’applicazione della misura cautelare della nomina di un commissario giudiziale per la durata di un anno.