Per la prima volta negli ultimi otto anni, Marin Cilic spezza l’incantesimo e batte Rafael Nadal, nei quarti di finale degli Australian Open, guadagnandosi la possibilità di una semifinale da favorito contro Kyle Edmund, giustiziere di Dimitrov. Sfortunato il numero 1 del ranking, costretto ad arrendersi a causa di un problema muscolare a inizio quinto set.
Cilic parte subito forte, giocando al suo miglior livello, per contrastare il tennis di Rafa con le sue armi migliori, il servizio e i vincenti da fondo campo, ma dopo aver fallito una palla break cede il servizio a Nadal, che si lancia verso la chiusura del parziale e prende subito il largo nel secondo, in un game caratterizzato dalle polemiche tra il croato e la giudice di sedia.
Il numero 6 del ranking ATP, però, trova motivazioni ulteriori dal presunto torto arbitrale, e innalza il proprio livello di gioco, ribaltando il risultato con quattro giochi consecutivi. Nel terzo parziale, poi, la sfida si fa ancora più avvincente, e nel decisivo tiebreak è il maiorchino a spuntarla, approfittando degli errori venali del suo avversario.
Quando la partita sembra orientata ormai verso una vittoria di Nadal, però, il finalista dello scorso anno accusa un problema muscolare che ne condiziona il rendimento e lo costringe, sotto 1-4, a chiamare il medical time out per far ricorso agli antinfiammatori. Da quel momento in poi, di fatto, non c’è più storia: Cilic porta a casa il quarto set e, in apertura di quinto, Rafa, dopo aver perso il servizio nel suo primo turno di battuta, alza bandiera bianca, uscendo dal campo a fatica a causa dell’infortunio.