[blockquote]Vedendola sorridente e ascoltando i suoi testi sempre positivi, non l’avremmo mai immaginato. Eppure Giorgia, la Whitney Huston italiana, ha confessato in una recente intervista a Tv2000 di aver sofferto di depressione. La cantante, in occasione del lancio del suo nuovo album Oronero live, ha raccontato che c’è stato un momento della sua vita in cui ha temuto di non farcela.[/blockquote]
“Volevo lasciarmi andare, non speravo di farcela”
“Volevo lasciarmi andare, non speravo di farcela. Da quando sono mamma ho ritrovato l’entusiasmo perduto”, dice facendo riferimento al figlio Samuel e lo definisce “pusher di energia”. Continua infatti: “Questa energia chi me la dà, chi ce la mette? Nel mio caso da quando sono diventata mamma ho ripreso emozioni, entusiasmo, voglia, che nel mio lavoro – ha confessato – cominciavo a sentire poco rispetto a quando avevo vent’anni. Ogni mamma è una macchina, io direi che ogni donna è una macchina“.
Durante quel periodo buio ha pensato che fosse tutto finito e che non avrebbe trovato più nulla in cui sperare ma, ha raccontato la cantante:
[citation]Ti senti dare quasi dei calci nel sedere e una voce che ti dice ‘devi vivere’, perché sei qua, devi farlo. Poi ci trasformeremo e vivremo altrove. Per rinascere devi morire, quindi c’è sempre una sofferenza nel cambiamento o nel rialzarsi ma quella sofferenza è preziosa perché ti dà la linfa[/citation]
Giorgia è rinata
A proposito della fede e dei rapporti umani la cantante nutre grandi speranze che affondano nella forza di volontà, grande motore dell’animo umano: “Credere nella luce delle idee – ha spiegato Giorgia ai microfoni di Tv2000 – è un credere nella capacità dell’umanità di essere buona, di essere sana e di essere salva. Forse questo è un tempo in cui ci vuole molta forza e molto coraggio per avere fiducia nell’altro, però la fiducia come la fede sono esercizi che si fanno nei momenti difficili. È anche un grande atto di volontà. La fede è anche una scelta, è scegliere di vedere le cose notando che esiste anche una parte sana e salva e su quella bisogna fare leva e forza”.