La Dia di Caltanissetta ha provveduto al sequestro di cinque società, tutte con sede a Gela, riconducibili alla famiglia mafiosa dei Rinzivillo. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Caltanissetta su richiesta della Procura nissena, nei confronti di Valerio Longo, Monica Rinzivillo, Vasile Roman, Giuseppe Guaia, Cristoforo Palmieri e Francesco Cardizzone.
Gli indagati sono accusati, in concorso, dei reati di intestazione fittizia di beni al fine di agevolare l’organizzazione mafiosa di “cosa nostra” di Gela. Le indagini sono state avviate nel 2015 a seguito dell’analisi di segnalazioni di operazioni bancarie sospette.
Sono state quindi individuate” fittizie intestazioni di cariche e ruoli in seno alle società gelesi, ben inserite nella fornitura di manodopera altamente specializzata nel settore degli impianti petroliferi in tutta Italia e all’estero, risultate riconducibili a Valerio Longo, soggetto saldamente inserito nelle dinamiche di “cosa nostra” gelese – cosca Rinzivillo.
Era lui il vero e proprio “dominus de facto” dell’intera strategia criminale (in ciò supportato dal pluripregiudicato Rocco Palmieri. Longo ha utilizzato, quali prestanome, il proprio coniuge Monica Rinzivillo oltre ai già citati indagati vicini alla cosca gelese.
Le cinque società gelesi sequestrate, valutate complessivamente 1 milione e 200 mila euro, sono la “G.L. COSTRUZIONI S.R.L. SEMPLIFICATA”, la “M.S.G. METAL SUD GAS S.R.L.”, la “R.M. SALDATURA S.R.L. SEMPLIFICATA”, la “M.S.G. COSTRUZIONI S.R.L.S.”, la “TECNOMED S.R.L.S. UNIPERSONALE”.