Se il primo giorno di Australian Open era stato caratterizzato dal crollo di tante teste di serie, nella seconda giornata sono stati rispettati in misura maggiore i pronostici. Sul velluto Roger Federer, il campione uscente impegnato al primo turno contro un avversario insidioso come lo sloveno Bedene, così come Djokovic, che ha mostrato segnali di buona condizione e rendimento efficiente anche con il nuovo movimento al servizio, meno ampio e più rapido per non sovraccaricare il gomito.
Spettacolare la sfida tutta next generation tra Thanasi Kokkinakis e Daniil Medvedev, vinta dal russo al quarto set, a conferma dell’ottimo momento di forma per il classe 1996, che al prossimo turno se la vedrà con Hyeon Chung, altro rappresentante della leva emergente. Positivi i match di esordio anche per del Potro, che doma Tiafoe, e Dominic Thiem, autore di un triplice 6-4 a Guido Pella.
Al femminile, avanza con qualche brivido la numero 1 del ranking Simona Halep, messa all’angolo nel primo set dalla giovanissima australiana Aiava, mentre hanno avuto vita più facile Kerber, Muguruza e Sharapova. Abbandona già al primo turno, come le succede ormai da troppo tempo, Kiki Mladenovic, ormai in caduta libera e in totale crisi di risultati. Eliminata anche Petra Kvitova, ancora alla ricerca della miglior condizione, piegata 10-8 al terzo set da un’ottima Andrea Petkovic.