Dopo la Lega di Matteo Salvini, adesso è il M5S di Di Maio a rinunciare all’idea di un’Italia senza euro: “Non credo sia più il momento di uscire dall’euro anche perché per l’Italia ci sarà più spazio visto che l’asse franco-tedesco non è più così forte come prima”, ha detto il candidato premier grillino a “Porta a Porta”.
“Restare nei parametri del 3% non funziona – puntualizza però Di Maio – noi dobbiamo superare il 3% e fare investimenti ad alto deficit per fare in modo che ci sia un gettito per lo Stato con cui pagare il debito”. “La regione Emilia ha un costo di 180 euro a tonnellata, l’Abruzzo di 1590 euro a tonnellata. Noi per far risparmiare i romani scegliamo la Regione che ha meno costi”.
“I presidenti di Emilia-Romagna, Abruzzo e Lazio sono dello stesso partito, usano i romani per la campagna elettorali, stanno maliziosamente rilasciando interviste e temporeggiando per la campagna”, attacca quindi Di Maio che passa poi ad analizzare il possibile risultato delle prossime elezioni: “Io credo che il Presidente della Repubblica debba dare l’incarico a chi ha una maggioranza”.
Di Maio non pretende da Mattarella “un incarico di governo formato sul nulla“: “Io credo che Mattarella debba dare l’incarico di governo a chi ha una maggioranza. Io in termini di voti e di seggi non vedo alternative al M5S, il centrodestra si sgretolerà e il centrosinistra è fuori dei giochi”.
“Maggioranza in termini di voti, spero che la avremo anche in termini di seggi: si fanno proiezioni sugli uninominali ma i nomi dei nostri uninominali non si conoscono…”. “Io faccio un appello alle migliori persone che hanno voglia di fare e di cambiare perché si candidino nei collegi uninominali – conclude Di Maio – Se volete cambiare questo Paese, il M5S è aperto, certo bisogna condividerne i valori e le regole. Penso al comandante De Falco, anche lui farà le parlamentarie”.