“Cyclone bomb” (“Ciclone bomba”) è il nome con cui è stata battezzata la tempesta che ha colpito il nord-est degli Stati Uniti con neve, vento e temperature glaciali.
Sono già stati cancellati circa tremila voli e sembra essere solo l’inizio. All’aeroporto “La Guardia” di New York è rimasto a terra il 90% dei voli. American Airlines ha sospeso le partenze da Boston e i voli sono fortemente limitati anche allo scalo “Newark Liberty”, in New Jersey.
A cominciare dalla parte settentrionale della Florida, dove non nevica dal 1989, per risalire fino al Main, l’equivalente invernale di un uragano sta per abbattersi con ghiaccio, neve e venti dannosi. Potrebbe essere il più forte in decenni a colpire in questo periodo dell’anno il New England, regione che comprende gli Stati di Maine, Vermont, New Hampshire, Massachusetts, Connecticut e Rhode Island.
Il National Weather Service, il servizio meteorologico nazionale, ha avvertito in vista di possibili allagamenti lungo la costa orientale degli Usa. Alcune previsioni parlano di temperature pari a -16 gradi per sabato a New York City.
Oltre 67mila case ed esercizi commerciali sono rimasti senza elettricità a causa della tempesta. La maggior parte delle persone rimaste al buio sono a Virginia Beach, in Virginia. Blackout anche in Nord Carolina e Georgia. L’allerta per la tempesta è stata emessa in 13 Stati americani.