È stata scoperta una falla di sicurezza nei processori delle principali aziende di computer e dispositivi mobili – Intel, Arm e Amd – che per gli esperti potrebbe esporre gli utenti a seri rischi per la sicurezza dei loro dati sensibili.
I ricercatori del Google Project Zero, che hanno scoperto il problema, hanno informato i costruttori e gli sviluppatori dei sistemi operativi (Microsoft, Apple, Linux).
Intel in una nota ha minimizzato i rischi per gli utenti: la vulnerabilità “non ha il potenziale di corrompere, modificare o eliminare dati”.
Nel dettaglio, gli esperti hanno scoperto due falle diverse. La prima, battezzata “Meltdown”, interessa Intel ed è stata individuata in modo indipendente da tre gruppi di ricercatori (il Politecnico austriaco di Graz, la società tedesca di sicurezza informatica Cerberus e il Project Zero di Google), mentre la seconda, “Spectre”, coinvolge sia Intel che Arm e Amd, ha due varianti ed è stata svelata dal team di Google.
Stando ad alcuni esperti, gli aggiornamenti di sicurezza per far fronte alle falle potrebbero rallentare tra il 5 e il 30% i processori Intel. Secondo la società, comunque, “per i normali utenti di computer l’impatto sulle performance non dovrebbe essere significativo e sarà mitigato nel corso del tempo”.
Dopo un iniziale silenzio, Apple ha fatto chiarezza sull’impatto sui suoi dispositivi della falla scoperta nei processori Intel, Arm e Amd. Il problema riscontrato sui microchip, spiega Cupertino in una nota, colpisce “tutti i dispositivi Mac e iOs”, ma “non è possibile sapere quale impatto causi sugli utenti”. Apple ha quindi fatto sapere di essere al lavoro per rilasciare un aggiornamento di Safari, il browser utilizzato da iPad, iPhone e Mac, in grado di risolvere il problema.
Nel frattempo gli aggiornamenti stanno arrivando. Microsoft ha rilasciato l’update per Windows 10, mentre quello per le versioni più vecchie del sistema operativo arriverà il 9 gennaio. Google ha reso noto di aver aggiornato Android e Chrome OS.