A soli 8 anni è morta Lucy Parke, la bimba irlandese intrappolata nel corpo di una centenaria. A darne il triste annuncio i genitori della piccola, Stephanie e David Parke, con un post commemorativo su Facebook. “Sappiamo che ora sei in paradiso”, hanno scritto i genitori, ringraziandola per i sorrisi, l’allegria e la gioia che hanno permesso loro di affrontare la difficile malattia con coraggio e determinazione.
Lucy era affetta dalla sindrome di Hutchinson-Gilford comunemente nota con il nome di progeria. La malattia della bimba la faceva sembrare ben più anziana della sua reale età anagrafica. I soggetti affetti da progeria infatti invecchiano 8 volte più velocemente del normale, mantenendo però lucidità mentale fino alla fine della breve vita a cui sono costretti.
E’ una patologia genetica che espone 1 bambino su 8 agli stessi disturbi di un anziano in età avanzata: alopecia, sclerodermia, disfunzione renale, problemi cardiaci, arteriosclerosi, magrezza eccessiva e bassa statura (la progeria inibisce anche la crescita), perdita della vista e degenerazione muscolo-scheletrica, rigidità articolari e lussazioni dell’anca. Anche se in media l’aspettativa di vita è di 20 anni, le statistiche hanno confermato che l’età media si aggira intorno ai 13 anni.
“La nostra piccola ha smesso di lottare, il suo corpo era ormai debole, ma il suo cuore era forte e il suo amore per la vita e il suo meraviglioso sorriso ci hanno resi orgogliosi di essere i suoi genitori. Ci mancherai ogni singolo giorno“, hanno concluso i genitori nel post che ha commosso del web. Gli utenti, colpiti dalla notizia, hanno dimostrato vicinanza e cordoglio con parole d’affetto e condivisioni. Mamma e papà sono stati costretti a vedere la luce spegnersi negli occhi della loro bambina, che fino all’ultimo ha dovuto sopportare gli atroci dolori causati dalla malattia che l’ha consumata.