Il 2018 è iniziato con la Superluna. Il nuovo anno, infatti, è stato già rischiarato dal nostro satellite che ha toccato la minima distanza dalla Terra (perigeo) il 1° gennaio alle 22.56; poche ore dopo, ha raggiunto anche la fase piena apparendo un po’ più luminoso e un po’ più grande del solito.
La Superluna del nuovo anno, inoltre, è stata la più grande del 2018: ha raggiunto, infatti, la minima distanza dalla Terra (perigeo), trovandosi a 356.565 chilometri (contro una distanza media di poco più di 384.000); poche ore dopo, è stata anche in fase piena, “coincidenza” questa che viene popolarmente definita come ‘Superluna’: il nostro satellite è apparso dunque un po’ più luminoso e un po’ più grande del solito.
È chiamata Superluna sia la Luna Piena che la Luna Nuova, quando si verifica a ridosso del perigeo lunare, ovvero con il nostro satellite alla minima distanza dalla Terra. La Luna descrive attorno al nostro pianeta un’orbita sensibilmente ellittica, perciò la sua distanza da noi non è costante, ma oscilla tra un valore minimo (perigeo) e un valore massimo (apogeo). La definizione, in sé, non ha alcuna valenza scientifica: in astronomia si preferisce parlare di Luna Piena al Perigeo, ma il termine Superluna esercita senza dubbio un fascino tutto suo.