Apertura sulla partecipazione della Corea del Nord alle Olimpiadi invernali. La Corea del Sud propone al Nord di tenere il 9 gennaio i colloqui “di alto livello” bilaterali al fine di favorire la partecipazione della delegazione di Pyongyang ai giochi olimpici invernali di PyeongChang, in risposta al messaggio di apertura sul tema fatto ieri dal leader Kim Jong-un nel suo messaggio di inizio anni alla nazione.
E’ la soluzione del ministro dell’Unificazione Cho Myoung-gyon, per il quale il luogo dell’incontro suggerito è il villaggio di Panmunjom.
Il presidente sudcoreano Moon Jae-in invita i ministeri dell’Unificazione e dello Sport “a dare rapidamente seguito a misure per riavviare un dialogo Nord-Sud” sulla partecipazione della delegazione nordcoreana. Moon, nella prima riunione di gabinetto del 2018, sottolinea però poi che il “miglioramento dei rapporti non può essere separato” dal nodo nucleare.
In merito ai Giochi Olimpici sono due gli atleti della Nord Corea, la coppia di pattinatori Ryom Tae-Ok et Kim Ju-Sik, ad essersi qualificati ma non hanno confermato la loro presenza alla federazione internazionale di pattinaggio entro il 30 ottobre, data di scadenza dell’iscrizione. Pertanto per poter partecipare avranno bisogno di un invito da parte del Cio. La partecipazione degli atleti di Pyongyang alle manifestazioni sportive organizzate nella Corea del Sud è sempre stata legata alla situazione politica. La Corea del Nord, infatti, ha boicottato i Giochi Olimpici di Seul 1988 ma ha presto parte a quelli asiatici svoltisi nel 2014 ad Incheon nei pressi di Seul.