Non si arrestano le proteste in Iran. La televisione statale iraniana riporta che dodici persone sono state uccise durante le proteste in corso nel Paese. Manifestazioni antigovernative si sono svolte a Izeh, una città nella provincia di Khuzestan nel sudovest dell’Iran: lo ha detto il parlamentare iraniano Hedayatollah Khademi all’agenzia di stampa semiufficiale Ilna, aggiungendo che alcune persone sono state arrestate e che materiale esplosivo è stato trovato nelle loro abitazioni.
“Il popolo iraniano è libero di manifestare” ha detto il presidente dell’Iran Hassan Rohani nel primo discorso alla nazione da quando sono iniziate le proteste in tutto il paese quattro giorni.
Rohani ha poi attaccato Donald Trump per le sue “dichiarazione che interferiscono con l’attività delle autorità dell’Iran”. Nel dare il suo sostegno alle manifestazioni di questi giorni, ha attaccato Rohani, il presidente americano si è dimenticato di quando “definiva gli iraniani terroristi”.
Circa 200 dimostranti sono stati arrestati ieri a Teheran “per aver distrutto proprietà pubbliche e per gli scontri”. Lo ha detto il vicegovernatore della capitale iraniana, Nasser Bakht, aggiungendo che altre persone sono invece state rilasciate, compreso un gruppo di studenti. Bakht ha aggiunto che sono stati arrestati anche circa 40 leader delle “manifestazioni illegali”.
Trecento gli arresti tra Teheran, Izeh e Arak dove 12 agenti di polizia sono rimasti feriti negli attacchi all’ufficio del governatorato della stessa città. Oscurati i social.