Prime vittime a Doraud, nella provincia di Loerstan, dopo due giorni di proteste contro il carovita in diverse città iraniane.
Secondo al Arabiya, almeno otto persone sono state uccise e diverse altre ferite quando la Guardia Repubblicana ha sparato per disperdere una manifestazione. Nelle strade del Paese sono state attaccate banche e bruciati ritratti della guida suprema Ali Khamenei.
A Teheran numerosi gruppi di studenti sono scesi nelle vie intorno all’università unendosi alle contestazioni. Nel contempo però, sia nella capitale sia in altre località, decine di migliaia di persone hanno organizzato manifestazioni a favore dell’attuale governo e del presidente Hassan Rohani.
Dietro gli scontri a Doroud, in Iran, c’è la mano dei servizi segreti stranieri e di gruppi dissidenti. Lo ha affermato il vicegovernatore della provincia Habibollah Khojastepour, aggiungendo che “l’esercito e le forze di sicurezza non hanno sparato sui manifestanti”. Durante le proteste, sono stati bloccati Instagram e Telegram.