Era il 2012 quando la modella californiana Lauren Wasser perse la gamba destra. La corsa in ospedale per shock tossico la cui causa fu un assorbente interno e poi il giudizio dei medici: è stato possibile salvarla soltanto amputandole la gamba sinistra e parte della piede sinistro. Aveva solo 24 anni e dopo cinque anni ha deciso di raccontare in un’intervista ad Instyle la sua storia per far conoscere alle donne i rischi della Sindrome da Shock Tossico (TSS).
La vicenda ha inizio il 3 ottobre 2012 quando Laura, come faceva sempre durante il ciclo mestruale, utilizza un tampone super plus. Viveva a Los Angeles e lavorava come modella ed attrice. Quel giorno si sveglia già stanca ma attribuisce tutto al “suo periodo”. Durante la giornata il senso di spossatezza si acuisce ma non ci fa tanto caso continuando a svolgere, nei limiti del possibile, le sue attività.
Tornata a casa, Lauren si sdraia a letto e dorme per ore. Una volta alzata capisce di avere la febbre altissima quindi chiama un’ambulanza per farsi accompagnare in ospedale dove, dopo un attacco cardiaco, le viene indotto il coma farmacologico. Intanto l’infezione fa il suo corso: la gangrena coinvolge buona parte della gamba destra e parte del piede sinistro. Per salvarle la vita i medici sono costretti ad amputare.
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Da quel giorno la vita di Lauren Wasser è cambiata. Nonostante prosegua nella sua carriera di modella dovrà amputare anche la gamba sinistra. “Il mio piede sinistro è un’ulcera aperta, non ha dita né tallone e mi causa un dolore continuo. Tra pochi mesi avrò inevitabilmente anche l’altra gamba amputata e non c’è niente che io possa fare”, ha detto con rassegnazione. Laura continua così nella sua battaglia per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi da TSS.
Scoperta nel 1980 ed è stata fin da subito associata all’uso di assorbenti interni. La TSS è causata da un’infezione batterica da Staphylococcus aureus o Streptococcus pyogenes e può essere fatale. Sebbene l’infezione possa colpire qualsiasi parte del corpo, la TSS si verifica soprattutto a seguito di colonizzazioni vaginali soprattutto nel periodo mestruale.
Negli anni successivi alla sua scoperta, il numero di casi di TSS definita “mestruale” sono diminuiti grazie ai cambiamenti nella produzione di tamponi e alla maggiore consapevolezza delle donne nel loro utilizzo. Ancora oggi comunque i casi di TSS mestruale corrispondono al 70%. I sintomi più frequenti sono febbre alta, diffusa eruzione cutanea eritematosa, brusco calo della pressione arteriosa.