Una liberazione incredibilmente sanguinosa quella della città di Mosul. L’occupazione dell’Isis è ormai alle spalle, ma secondo un’inchiesta dell’Associated Press, infatti, si contano tra i 9mila e gli 11mila morti, ovvero 10 volte tanto la stima ritenuta finora affidabile.
Solo le forze della coalizione a guida Usa sono responsabili della morte di almeno 3.200 civili negli ultimi 9 mesi in cui il Califfato ha tenuto la città irachena. La battaglia è durata nove mesi e la conta dei morti non è stata ammessa dalla coalizione a guida Usa, dal governo iracheno o dall’autoproclamato Califfato.
La coalizione, che ha affermato di non avere risorse per inviare degli investigatori a Mosul, ha riconosciuto la responsabilità per solo 326 morti. Dei quasi 10morti morti che risultano alla Ap, circa un terzo sono vittime di bombardamenti della coalizione e un altro terzo sono vittime della violenza frenetica dell’Isis prima della sua sconfitta.
Al momento non è stato possibile stabilire di chi sia la responsabilità della morte delle altre circa 4mila persone, rinvenute in zone e quartieri martellati da bombardamenti aerei, esplosioni dell’Isis e colpi di mortaio lanciati da ogni parte. Come sempre, a pagare il pegno più alto, sono i figli inermi dei paesi in guerra.