“Sono stata zitta per paura”, racconta Anna Mazzamauro a un anno di distanza dall’uscita di Poveri ma ricchi. L’attrice in un’intervista al Messaggero ha spezzato il silenzio rivelando una violenza subita sul set del film di Fausto Brizzi. Il regista, accusato di recente di molestie, ha supportato l’attrice la quale lo ha difeso: “Io sto dalla parte del signor Brizzi, sì scrivi pure signor Brizzi, della signora Claudia Zanella la moglie e della loro bambina che un giorno sarà la signorina Penelope Nina. Perché un processo non c’è stato e le accuse sono finite in un silenzio assordante”.
La Mazzamauro conosciuta per il ruolo della signorina Silvani, la collega un po’ vamp di cui si invaghiva il ragion Fantozzi, parla per esperienza: “Capisco il terrore che una donna può provare. Poco più di un anno fa – ha raccontato l’attrice – ero sul set di Poveri ma ricchi. Stavamo girando e io sarei dovuta entrare in scena mentre gli altri erano tutti insieme ad esultare. Chiesi a Brizzi quale sarebbe stato il mio momento. Mi rispose che, stando dietro la porta, l’avrei capito da sola. Così, tranquillamente mi misi ad aspettare. Una volta entrata in scena ho detto la mia battuta. Si è sovrapposta a quella di un attore. Che, senza dire nulla, mi ha strattonata e picchiata sull’orecchio“.
“Mi è stato lacerato il menisco dell’orecchio”
Dopo questa vicenda Anna Mazzamauro ha riportato danni permanenti: “Mi è stato lacerato il menisco dell’orecchio e, da allora, quando sono in casa e non devo recitare sono costretta a portare il bite, una sorta di apparecchio in bocca”. Ha dovuto tacere per non rovinare l’uscita del film: “Brizzi mi è stato molto vicino. I rappresentanti della produzione mi hanno pregato di non far uscire la notizia per non danneggiare il film. Ero umiliata e triste. Sono andata all’ospedale. Mi è stato chiesto dal medico e dall’agente di denunciare ma, ho preferito tacere.
Ad un anno di distanza la Mazzamauro si è pentita di non avere confessato ma:” Lo dovevo confessare, è chiaro. Una parte di me ha preferito ritirarsi. Quasi vergognarsi. Non riesco a perdonarmi. Alla fine delle riprese lui è venuto da me per ripetere che non ce l’aveva con me, che gli dovevo credere. E, se non gli avessi creduto, avrebbe mandato amici suoi a convincermi”.
“Il lavoro è lavoro”
Dopo il primo capitolo ritroviamo l’attrice anche nel secondo, Poveri ma ricchissimi perché dice: “Il lavoro è lavoro, ho accettato. Ma ho fatto male. Brizzi mi ha pregato, ne abbiamo parlato a lungo nel suo famigerato loft. Ho chiesto che il mio nome diventasse più grande sui manifesti e ho preteso un aumento. Credevo mi dicessero di no. E invece mi hanno detto sì. È stato difficile tornare sul set – ha continuato la Mazzamauro – e lavorare con quell’attore con il quale non ho più scambiato una parola. Ho sempre pianto durante le riprese. Per fortuna Christian mi consolava”.
Adesso sui social è caccia al nome del colpevole.