Oltre diecimila persone hanno partecipato sul lungolago di Como alla manifestazione antifascista organizzata dal Pd dopo l’irruzione di un gruppo di naziskin in una riunione di un’associazione impegnata nell’accoglienza dei migranti. Presenti, oltre al segretario del Pd Matteo Renzi, la presidente della Camera, Laura Boldrini e diversi esponenti del governo oltre alla segretaria della Cgil Susanna Camusso.
“Non ci sono sconti possibili rispetto al fascismo. Abbiamo leggi, devono essere rispettate senza sconti. Non siamo di fronte a bravate, ma di fronte a gruppi organizzati che vogliono minacciare l’assetto e i valori della nostra democrazia. Bisogna fare sul serio”, ha detto la Boldrini.
Secondo la presidente della Camera: “Questo clima nasce da lontano, una parte di questo Paese non ha mai fatto i conti col fascismo. Ci sono degli ambienti nel nostro Paese che hanno sempre voluto essere indulgenti nei confronti del fascismo, parlando di un fascismo buono e un nazismo cattivo”.
“Ma questo non risponde a verità: il fascismo è sempre stato violento, ha sempre messo a tacere il dissenso e portò l’Italia in un baratro. Il Parlamento votò anche le leggi razziali. Dunque niente sconti rispetto al fascismo”. Alle parole della presidente della Camera hanno fatto eco quelle di Susanna Camusso: “Quando arrivano le squadre a picchiare i dirigenti delle Camere del lavoro e gli studenti che sono nelle piazze dei mercatini di Natale, quando si entra nella sede delle associazioni per leggere comunicati, quando si pretende di essere nelle piazze mi pare evidente che siamo di fronte a episodi di squadrismo e come tali vanno trattati”.
“Siamo un Paese che ha nella Costituzione il divieto (di costituzione del partito fascista) – ha proseguito la segretaria della Cgil – li si è lasciati crescere e presentare alle elezioni. Si è continuato a dire che ‘sono ragazzate‘”. “Una bella manifestazione, dovremmo farne di più”, ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Ma per il Guardasigilli c’è comunque un rammarico: “sono presenti tutte le forze politiche democratiche e che non tutti avvertono la necessità di una battaglia politica e culturale accanto ad un’azione di presidio della legalità“. “L’episodio di Como e neppure quello di Forlì quello che abbiamo visto davanti alla sede di Repubblica non vanno sottovalutati, perché la storia di questo Paese si fonda su un episodio”, ha quindi detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
“La Resistenza e la lotta contro l’antisemitismo sono parte fondante della nostra Repubblica – ha aggiunto – La Costituzione viene scritta da tutte le forze che hanno fatto parte di questa battaglia. Quando in una Nazione vediamo gesti come quello di Como, oppure vediamo usare l’immagine di Anna Frank per dileggiare invece che per commuoversi, non possiamo fare passare questi segnali come ‘bravate’ o ragazzate. No, sono segnali che non dobbiamo sottovalutare”.
Per la Pinotti, “il valore dell’antifascismo deve unire tutte le forze italiane, non soltanto alcune, faccio un appello a non sottovalutare. Gli amici della comunità ebraica mi dicono che stanno vedendo crescere di nuovo l’antisemitismo”.
Foto da Twitter.