Importanti segnali di distensione nel centrodestra. Come dichiarato dal segretario della Lega, Matteo Salvini, nell’incontro “con Silvio Berlusconi” è andato “tutto bene, tranne che sul Milan”. “Si discuterà sul programma del Centrodestra già probabilmente la settimana prossima”, ha aggiunto il leghista.
“Con Berlusconi e la Meloni – ha aggiunto – ci vedremo prima di Natale per farci gli auguri. Non vedo grossi problemi stavolta“. Il ritiro di Alfano e Pisapia? È il segno che Renzi lo stanno mollando tutti. Ma noi non vinceremo per le disgrazie e gli errori degli altri. Non vinceremo contro, ma perché siamo bravi e credibili noi. Avremmo vinto anche con Alfano e Pisapia in campo”.
Salvini non ritiene poi che la mancata ricandidatura di Alfano possa riavvicinare ex berlusconiani al centrodestra e dice: “L’unico limite che ho messo alle candidature nel centrodestra è per chi ha governato, o sta ancora governando, insieme al centrosinistra, perché se lo sta facendo da anni vuol dire che ha fatto una scelta”.
Sempre a proposito dell’ex sindaco di Milano si è espresso anche Romano Prodi secondo cui quella di Giuliano Pisapia “non è stata una defezione, perché Pisapia non aveva deciso”. “Pisapia ha studiato il campo e poi ha concluso che non era cosa“, ha detto Prodi comparando la situazione con quella avvenuta tra lui “e Fassino quando la colla non ha funzionato”.
“Il processo va avanti. Si tenterà di nuovo perché è un processo importante e utile al Paese. Non tutte le frittate finiscono con il venir bene…”, ha detto Prodi sul palco di Più libri più liberi a Roma “D’altra parte la stessa crisi c’è anche a destra“.