Nessuno scontro per l’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri. Il tribunale di sorveglianza di Roma ha respinto la richiesta di sospensione della pena presentata dai sui legali. Dell’Utri sta scontando una condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Gli avvocati avevano motivato la richiesta sulla base delle cattive condizioni di salute del detenuto.
I periti del tribunale di sorveglianza si sono pronunciati per la compatibilità, avendo ritenuto stabile la cardiopatia, di cui soffre da tempo Dell’Utri, e operabile il tumore alla prostata. Per l’incompatibilità, invece, si sono espressi i consulenti della Procura generale. Per questo erano state suggerite 5 strutture sanitarie, tre a Milano e due a Roma, dove poter essere trasferito in regime di arresti ospedalieri.
Dell’Utri, dopo la decisione del Tribunale di sorveglianza, ha quindi annunciato, tramite i suoi legali, lo sciopero della fame e delle cure: “Preso atto della decisione del Tribunale che decide di lasciarmi morire in carcere ho deciso di farlo di mia volontà adottando da oggi lo sciopero della terapia e del vitto”.