Si fa sempre più luce sul brutale omicidio di Serena Mollicone, la studentessa di Arce (Frosinone) uccisa in circostanze misteriose più di 16 anni fa. Un carabiniere che lavora in un altro comune è infatti finito nel registro degli indagati: l’ipotesi di reato è di concorso in omicidio volontario.
Nelle scorse settimane era stata depositata la perizia medico-legale che indicava una compatibilità tra lo sfondamento della porta dell’alloggio della caserma dei carabinieri di Arce e la frattura cranica riportata da Serena. In tutto sono quindi 4 i soggetti indagati per l’omicidio della ragazza.
Parallelamente non si fermano le indagini sulla morte del carabiniere Santino Tuzi, trovato cadavere nella sua auto nel 2008 ucciso da un colpo partito dalla sua pistola d’ordinanza. Il militare disse di avere visto Serena il giorno della scomparsa, il 1 giugno del 2001, entrare nella caserma dei carabinieri.
Due giorni dopo la giovane fu trovata nel boschetto dell’Anitrella senza vita con mani e piedi legati e una busta di plastica in testa. Oltre all’ultimo iscritto sono indagati per omicidio e occultamento di cadavere l’allora maresciallo Franco Mottola, la moglie e il figlio