Alien: Covenant non si è rivelato un grosso successo in termini di incassi al boxoffice e di critiche, ma Ridley Scott conferma, comunque, la produzione di un nuovo prequel di Alien, con qualche modifica.
Prima dell’arrivo di Prometheus, Scott doveva girare dei nuovi Alien per poi cambiare idea e dare vita a una pellicola collegata alla saga in un modo tutto suo.
Durante la promozione di Exodus – Dei e Re nel 2014, aveva motivato così la sua scelta: “La bestia è andata. È cotta. Sono stato molto fortunato a incontrare Giger anni fa ed è difficile ripetere qualcosa del genere. Tutti ritenevano che si trattasse di un’oscenità, ma lui è sempre stato quello che ha forzato nella direzione giusta. Nessuno voleva fare il film, ma io dissi “È fantastico, lo voglio dirigere io”. Ma dopo quattro lungometraggi è ora di cambiare. Bisogna esplorare altro, altri lati degni d’interesse. E penso che siamo riusciti a trovare qualcosa da raccontare. Gli Ingegneri sono stati un buon inizio. Probabilmente vi ritroverete a seguire Elizabeth Shaw (Noomi Rapace) e l’androide senza testa David (Michael Fassbender). Scoprirete come si rimetterà la testa a posto.”
Il prossimo film si allontanerà moltissimo dalla vicenda riguardante gli Xenomorfi per concentrarsi invece sui pericoli dell’Intelligenza Artificiale, rappresentata in particolare modo dal personaggio di David: “Ne gireremo un altro. Quello che penso faremo sarà allontanarci gradualmente dalla questione degli alieni. La gente dice: “Vogliamo più Alien, più facce terrorizzate e toraci che esplodono. L’ho fatto con Alien: Covenant e ha funzionato discretamente. Ma penso che se ci riproveremo dovremo trovare un’altra soluzione che sia più interessante. Penso che l’Intelligenza Artificiale stia diventando più pericolosa e quindi più interessante”.
Scritto tra gli altri da John Logan e Michael Green, Alien: Covenant ha portato alle casse della 20th Century Fox 240 milioni di dollari a livello internazionale. Il precedente film di Ridley Scott legato all’universo di Alien, Prometheus, era uscito nel 2012 e aveva guadagnato in tutto il mondo più di 400 milioni.