C’è un nuovo fascicolo aperto dalla procura di Arezzo sulla ex Banca Etruria e nel registro degli indagati ci sarebbero membri del cda della Banca presieduto da Giuseppe Fornasari tra cui, secondo quanto riporta dal quotidiano ‘La Verità’, anche Pier Luigi Boschi, padre del sottosegretario Maria Elena, che è stato all’epoca vicepresidente della banca, sebbene senza incarichi operativi.
Si tratterebbe di uno spezzone di indagine che riguarda la vendita di obbligazioni considerate rischiose ai clienti retail che non avrebbero avuto il profilo per acquisirle. L’apertura del fascicolo sarebbe scaturita dalle sanzioni comminate dalla Consob agli ex amministratori di Banca Etruria nel settembre scorso, per complessivi 2,76 milioni di euro. E riguarda il periodo 2012-2014, incentrato proprio sulle violazioni riscontrare nei prospetti informativi. La procura, sempre secondo quanto appreso, starebbe dunque valutando i profili penali relativi alle norme che puniscono il falso in prospetto e il ricorso abusivo al credito.
Intanto è bufera sul procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, che ascoltato nei giorni scorsi in commissione parlamentare d’inchiesta sui crac bancari, non ha informato la commissione del nuovo fascicolo aperto dalla procura. Il caso potrebbe ora finire sul tavolo del Csm.
Oggi Rossi è intervenuto sulla vicenda: “Tutto quello che avevo da dire l’ho detto in commissione giovedì scorso”.