Dopo dieci giorni il Bull Terrier Sid è tornato a casa. Daniele Conte ha finalmente riabbracciato il suo Sid, accusato ingiustamente di avere attaccato e ucciso il suo addestratore Davide Lobue, 26 anni di Rivoli. Da un’autopsia è emerso che Lobue è deceduto a causa di un malore.
Daniele Conte aveva affidato per una giornata Sid a Davide Lobue che, dopo aver conseguito il diploma di addestratore, aveva iniziato a lavorare in un allevamento di Bull Terrier. Conte conosceva benissimo i problemi comportamentali del suo cane e per questo aveva deciso di affidarlo alle cure di Davide Lobue.
Secondo la ricostruzione dei fatti, Davide Lobue è deceduto a causa di un malore accasciandosi a terra. Sid, credendo probabilmente che fosse un gioco o parte dell’addestramento, aveva iniziato a tirare e strappare la felpa e la maglietta di Lobue strattonandolo. Vedendo che il suo addestratore non accennava a muoversi, l’ha trascinato dai polpacci e infine ha preso ad abbaiare per attirare l’attenzione.
Sono stati i latrati di Sid ad allarmare i vicini i quali, trovando Lobue con profonde lacerazioni e accanto al Bull Terrier, hanno denunciato l’accaduto. Sid quindi è stato recluso e posto sotto osservazione presso il canile di Settimo. Notando che il cane non dimostrava segni di aggressività è stato rilasciato. Daniele Conte, dopo averlo visitato durante la reclusione, ha potuto finalmente riportarlo a casa a Chivasso. “Finalmente posso contare su di te”, dice Daniele Conte pubblicando su Facebook la foto del loro abbraccio.