Una sala gremita di gente quella che ha assistito alla presentazione dell’opera fotografica “Sua Altezza Palermo” di Pucci Scafidi. Edito da “Novantacento”, il libro è frutto della selezione di più di duemila immagini catturate dall’elicottero e tramite drone. Alla presentazione, che ha avuto luogo a Palazzo Branciforte, erano presenti, oltre all’autore del libro, il Presidente della “Fondazione Sicilia”, avv. Raffaele Bonsignore, Lorenzo Matassa, Antonio Calabrò (direttore della “Fondazione Pirelli”), Felice Cavallaro (inviato speciale del “Corriere della Sera”), Gaetano Savatteri (scrittore) e Giorgio Mulè (direttore di “Panorama”).

“Il 2018 è l’anno in cui Palermo ospiterà Manifesta ma è anche l’anno di Palermo Capitale della Cultura – ha detto l’avvocato Raffaele Bonsignore – La Fondazione ha deciso di raccontare Palermo attraverso delle immagini, perchè credo che possano essere più efficaci delle parole. Le immagini presenti del libro raccontano una città meravigliosa, vista dall’alto, mostra i dettagli e i particolari che non siamo abituati a vedere dal basso. Scopriamo una Palermo maestosa, unica“. 

Stampato su carta nobile nel formato 24×32, è composto da 115 immagini a colori e in bianco e nero e offre una visione originale di Palermo, maestosa, onirica e materica, svelata in uno sguardo sospeso e senza tempo.

“Queste fotografie svelano dall’alto tanti dettagli, ci svelano cose che non mai avremmo visto – spiega Antonio Calabrò della Fondazione Pirelli – Questa città ha bisogno di un atto d’amore. Negli atti d’amore per Palermo, Pucci ci racconta che questa è una città di mare, nonostate per lungo tempo Palermo abbia dato le spalle al mare. Ma questo libro dice anche un’ altra cosa: Palermo è anche città di fabbrica, pensate al Cantiere Navale”.

Anche Felice Cavallaro, inviato speciale del Corriere della Sera, è convinto che le immagini di Pucci Scafidi “pungano”, grazie anche alle tecniche modernissime che sono state utilizzate:

“Pucci Scafidi con la sua maestria ci aiuta a capire quanto Palermo può rappresentare di buono e di perfetto. Sono contento che Pucci ci aiuti a guardare dall’alto questa città, con le foto che riesce a realizzare grazie a tecniche modernissima come quelle del drone. La foto deve pungere e in fondo Pucci Scafidi ha una storia di famiglia che crea foto straordinarie”