C’era una volta il Re Edward VIII, costretto ad abdicare a favore del fratello Giorgio VI per poter coronare il suo sogno d’amore e sposare Wallis Simpson, una donna americana molto in vista nel jet set del momento, divorziata dal primo marito e in procinto di divorziare dal secondo. Si racconta che a suggello del loro amore, il Duca di Windsor avesse ricevuto in regalo dalla sua amata un paio di gemelli in platino con pavé di diamanti su cui spiccavano due baguette con le loro iniziali, “E” e “W” ordinati da madame Simpson alla Maison Cartier.
Non c’è nulla di più romantico che una storia d’amore per raccontare la nascita di questo accessorio maschile. Il gemello da polso, un bottone doppio ornamentale che ha lo scopo di chiudere i polsini di camicie che non hanno bottoni fissi. I polsini, invece di avere un bottone su un lato e un occhiello sull’altro, sono dotati di due occhielli, dentro i quali viene infilato il gemello, che serve come elemento di congiunzione dei due lembi. Questa è la spiegazione tecnica, che descrive il meccanismo di utilizzo di quello che un tempo erano i bottoni da manica.
Dietro i gemelli si nascondono diverse curiosità, dalla loro storia alle diverse tipologie, dai simboli in essi raffigurati e al loro legame con il mondo dello sport. È difficile poter attribuire con certezza una data in cui si iniziò ad indossare questo ornamento. Ci sono testimonianze dei primi gemelli nel periodo post-rinascimentale, dove l’uso di due bottoni tenuti insieme da una maglia a catena, diventa un must tra la nobiltà e l’alta borghesia inglese. Una volta entrati abitualmente nel look della nobiltà, sarti e gioiellieri si sono sbizzarriti a trovare forme e materiali per accaparrarsi il privilegio del miglior ornamento.
I gioiellieri del tempo utilizzavano diversi materiali per la loro fabbricazione oro, argento e pietre preziose, in particolare. Nel ‘600 i reali inglesi usavano far realizzare i gemelli appositamente per le grandi occasioni, come matrimoni, nascite e incoronazioni. Nel ‘700 accanto ai noti materiali preziosi già conosciuti, si aggiunse la pasta di vetro. Dal Regno Unito la moda arrivò in Francia (1788) e per la prima volta si utilizzò il termine gemello da polso. A Versailles indossare i gemelli era diventato un obbligo. Francia e Regno Unito, da sempre rivali su questioni che vanno ben oltre la moda e il ben vestirsi, si attribuiscono entrambi l’orgoglio di essere i paesi in cui i gemelli ebbero origine.
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L’accessorio è rimasto appannaggio delle classi nobili per diverso tempo. Durante la rivoluzione industriale, l’invenzione di una macchina che produceva i bottoni, e anche i gemelli con una riduzione dei costi di produzione, li rese accessibili a tutti. Alla fine della seconda guerra mondiale e con l’inizio del boom economico, l’idea che questo accessorio fosse associato esclusivamente all abito da cerimonia rallentò molto il suo utilizzo fino a scomparire.
Negli anni ‘80 i grandi stilisti italiani e stranieri hanno proposto i gemelli sia per l’abito da cerimonia che per quello elegante ma sportivo, sia per l’abbigliamento casual, linee attuali tutt’oggi.
Esistono diverse tipologie di gemelli da polso, realizzati con differenti materiali, ognuno dei quali richiama stile e occasione particolare.
– GEMELLI A NODINO IN TESSUTO: informali, per forma e costo. Anche se in tessuto sono gemelli a tutti gli effetti. Indossati da abbinare ad una cravatta, una camicia o ad un altro accessorio. Formati da fili elastici, intrecciati a forma di nodo, vengono indossati infilando un nodino nell’asola del polsino fino a farlo fuoriuscire dall’asola opposta.
– GEMELLI TORPEDO: sono i più comuni, la struttura è formata da una parte decorativa sostenuta da una clip di facile utilizzo. Si indossa infilando la clip dentro l’asola, si fa fuoriuscire da quella opposta e infine la si gira nel senso contrario.
– GEMELLI A CATENA: i più eleganti. Composti da due facce decorative, collegate fra loro da una catenina. Indossati in occasioni particolari, dove l’eleganza la fa da padrone, come ad esempio abbinati ad uno smoking. Si indossano infilando una faccetta nell’asola, facendola poi fuoriuscire dall’altra. Il polsino rimane unito da una corta catenella.
– GEMELLI A BARRETTA: i più semplici. Formati da due facce decorative di metallo, collegate da una barretta rigida. In questo tipo di gemelli le due estremità sono fisse e non sono presenti parti mobili. Semplicissimo indossarli, basta spingerli dentro alle asole del polsino e far uscire una pallina dall’asola opposta. Fu anche grazie agli sportivi che nacque una vera e propria mania nella gioielleria maschile. Divennero una vera e propria ossessione nel mondo Britannico, che nuovamente influenzò quello Francese, che fecero dei gemelli sportivi una moda seguitissima. Per antonomasia nel Regno Unito gli sport eleganti sono tennis e golf. Fu proprio quest’ultimo che contribuì a formare la storia dell’abbigliamento di classe nello sport con i gemelli da polso.
Il gemello è un accessorio “asessuato”, indossabile facilmente sia dagli uomini che dalle donne, utilizzato prevalentemente per occasioni eleganti, ma anche per il tempo libero e la quotidianità. Nel tempo ci sono stati simboli e figure maggiormente rappresentati. Le più raffigurate sono senza dubbio quelle del mondo animale, in particolare cane e cavallo, forse perché sono gli animali che nella storia hanno accompagnato maggiormente l’uomo nelle sue avventure, dalla guerra alla caccia. Proprio dalla caccia ha origine un altro animale molto raffigurato sui gemelli: la volpe, che soprattutto nel mondo anglosassone, richiama una passione cruenta dell’aristocrazia britannica.
Come già avevo accennato, è nell’epoca moderna che i gemelli compiono un duplice salto: dall’elegante allo sportivo e dal maschile al femminile. Questione di moda. Gli stilisti autorizzano gli uomini a indirizzarsi verso l’informale, la camicia con il doppio polso anche con i jeans, e la donna ad indossare uno smoking ben accessoriato. I classici gemelli tornano in auge dopo un decennio buio, proprio negli anni ottanta, acquistando valenza di vezzo ornamentale. Da allora via ad infinite interpretazioni, senza dimenticare le coordinate che hanno celebrato la fortuna: a pastiglia, a sfera, a elicottero, a tamburo associando a oro e diamanti anche l’acciaio, il plexiglas, l’argento rodiato. Comunque sia, restano un segno di classe nel tempo!