Papa Francesco è arrivato in Myanmar, prima tappa del suo 21esimo viaggio apostolico che lo porterà in Bangladesh. Ad accogliere il Papa a bordo dell’aereo atterrato all’aeroporto internazionale di Yangon, il nunzio apostolico mons. Paul Tschang In-Nam ed il capo del protocollo.
Presenti i vescovi del Myanmar e un centinaio di bambini e gruppi etnici in abito tradizionale. Il Papa si è quindi diretto all’arcivescovado di Yangon nella residenza che lo accoglierà nel corso della sua permanenza in Myanmar. Dopo la celebrazione della Messa in privato, è prevista la cena ed il pernottamento.
Dall’aereo che lo conduceva in Myanmar, il Papa ha inviato un telegramma di saluto alle autorità dei Paesi sorvolati. Nel messaggio al Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, il Pontefice ha detto che prega “per il popolo italiano, affinché possa guardare al futuro con fiducia e speranza, costruendo il bene comune nell’attenzione ai bisogni di tutti i cittadini”.
“Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in Myanmar e Bangladesh come pellegrino di pace, per incoraggiare – scrive il Pontefice – le piccole ma ferventi comunità cattoliche, mi è caro rivolgere a lei, signor Presidente, il mio deferente saluto”. Francesco ha inviato telegrammi di saluto alle autorità di Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Azerbaigian, Turkmenistan, Afghanistan, Pakistan e India.