“Siamo focalizzati sulle promesse che facciamo ai nostri clienti, anche nel giorno del Black Friday“, è questa la risposta del colosso mondiale delle vendite online allo sciopero indetto dai lavoratori interinali dello stabilimento di Castel San Giovanni (Piacenza) in occasione del Black Friday.
La protesta si unisce a quella dei dipendenti a tempo indeterminato che chiedono ad Amazon di condividere con loro almeno una piccola parte degli enormi utili che produrrà, anche se i funzionari di Cgil, Cisl e Uil non sono particolarmente ottimisti considerata la storia dell’azienda.
I sindacati confederali hanno formalizzato la proclamazione dello sciopero anche per i lavoratori “somministrati”: “Noi ci battiamo anche per questi ragazzi – spiega Fiorenzo Molinari della Filcams-Cgil – ma non ci aspettiamo il loro supporto”. Ma per un lavoratore interinale, aderire a uno sciopero, potrebbe significare non lavorare più.
L’anno scorso, nel Black Friday, a Piacenza vennero evasi un milione e 200 mila ordini: “Dal punto di vista sindacale – dice Molinari – qua siamo all’anno zero, visto che fino a poco tempo fa questa azienda non esisteva nemmeno. Lunedì incontreremo i vertici di Amazon Italia”.