La Gran Bretagna alza “l’asticella” mettendo sul piatto 40 miliardi di sterline nell’ambito dei negoziati con Bruxelles per la Brexit. Una parte dei ministri del governo di Theresa May avrebbe infatti accettato la proposta avanzata dalla premier. Via libera anche del ministro degli Esteri Boris Johnson, che si era inizialmente opposto.
Secondo i media inglesi, l’obiettivo dell’Ue è quello di far aprire uno spiraglio sulla fase degli accordi commerciali: “Raggiungere un accordo con l’Unione europea non è soltanto di gran lunga il risultato più probabile, ma anche il migliore per il nostro Paese”.
“In quanto governo responsabile è però bene avere un piano per ogni eventualità“, ha detto il ministro britannico per la Brexit, David Davis. Un portavoce della premier britannica ha poi precisato che il Regno Unito “onorerà gli impegni presi quando era un membro dell’Unione europea, ma le cifre specifiche su quanto il Paese pagherà per la Brexit sono oggetto dei negoziati”.
Ma per il fronte pro-Brexit c’è da fronteggiare un nuovo ostacolo: la commissione elettorale ha aperto una nuova indagine sul presunto sfondamento dei tetti di spesa da parte della campagna referendaria per il “Leave” del 2016.