Inizierà ufficialmente sabato, con la proclamazione presso la Corte d’Appello, l’era Musumeci al governo della Sicilia e con molta probabilità lo stesso giorno, o al massimo lunedì, si insedierà a Palazzo d’Orleans. Intanto proseguono le riunioni con i vertici dei partiti della maggioranza per trovare una sintesi e presentarsi, entro due settimane, con la giunta già composta.
Tutto ruoterebbe attorno a quattro nomi già sicuri: Gaetano Armao, Roberto Lagalla, Toto Cordaro, Gianpiero Cannella. Da risolvere il nodo legato al nome di Vittorio Sgarbi.
Musumeci, come più volte ribadito, farà scelte autonome e dovrebbe ripartire i posti proprio in base alle preferenze ottenute alle urne dai partiti che lo hanno sostenuto.
Secondo i risultati elettorali, dunque, 5 posti dovrebbero andare in quota Forza Italia, dove è certo Gaetano Armao, voluto da Silvio Berlusconi, a cui dovrebbe andare la delega all’Economia. Due posti all’Udc e altrettanti ai Popolari e Autonomisti, con Toto Cordaro e Roberto Lagalla.
A Fratelli d’Italia-Lega andrà un solo assessorato: i nomi Gianpiero Cannella, dell’area di Giorgia Meloni e Alessandro Pagano.
L’ultimo assessore sarà indicato da Diventerà Bellissima e la scelta sarà tra Ruggero Razza, avvocato, e il deputato ragusano Giorgio Assenza.