È già drammatico il bilancio della forte scossa di terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito la regione di Sulaymaniyya, in Iraq, nei pressi del confine con l’Iran. Si contano almeno 350 morti e 5000 feriti. Lo ha confermato alla televisione di Stato iraniana Benham Saidi, capo aggiunto della cellula di crisi creata da Teheran per l’emergenza.
La scossa è stata sentita da Israele fino al Pakistan, compresi Turchia, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Libano. La provincia di Sulaymaniyya si trova nel Kurdistan iracheno. Secondo le rilevazioni degli esperti, il sisma ha avuto epicentro a 31 chilometri dalla città di Halabja e ipocentro a una profondità di quasi 40 chilometri.
La cittadina più colpita, al momento, sembra essere quella iraniana di Ghasr-e Shirin, appena al di là del confine con l’Iraq, dove si registrano diversi morti, secondo quanto ha riferito il governatore della località, Faramarz Akbari, citato dall’agenzia Irna. “Alcuni feriti potrebbero essere intrappolati sotto le macerie a Ghasr-e Shirin”. Quattordici in tutto le province iraniane colpite dal sisma.
I momenti di panico in un Bar di #Sulaymaniyah la gente fugge #Earthquake #Iraq #Iran #iran #Iraq pic.twitter.com/Y29Dmp7Lxh
— Marco Ferraglioni (@MFerraglioni) 13 novembre 2017
“Non ci sono notizie precise a causa nel numero crescente di feriti. Alcune case sono crollate, non sappiamo se vi fossero persone all’interno”, ha detto il sindaco di Darbandikhan, Nasih Mala Hassan. Con un appello diffuso dalla televisione di stato, l’Ente meteorologico dell’Iraq ha invitato la popolazione a non rientrare nelle case e a stare lontani dagli edifici.
Nella provincia iraniana di Kermanshah, la più colpita, sono stati indetti tre giorni di lutto. Le autorità hanno disposto la chiusura di scuole e università, mentre sono stati chiamati a presentarsi al lavoro tutti i dipendenti governativi. La Farnesina su Twitter “ricorda il numero della sala operativa dell’Unità di crisi, attiva 24 ore: +390636225”, per raccogliere segnalazioni da parte di eventuali connazionali coinvolti nel terremoto.
Foto e video da Twitter.