In Italia sono ben 32mila all’anno i bambini nati prematuramente e 40mila nel mondo. Un dato allarmante per il quale è stata creata la Giornata della Prematurità al fine di sensibilizzare sul tema e aiutare i genitori ad affrontarlo. E’ il 17 novembre il giorno dedicato ai bambini nati pretermine che, dicono gli esperti, non sono tutti uguali e necessitano di cure personalizzate.
I pretermine sono i bambini nati prima della 32a settimana gestazionale. Dal 2009 la Giornata mondiale della prematurità viene celebrata in Europa e dal 2011 interessa più di 60 Paesi nel mondo. In Italia è promossa da Vivere Onlus insieme ad EFNG (European Foundation for the care of Newborn Infant). In occasione della giornata dei bambini nati prematuri monumenti ed edifici ogni anno vengono illuminati di viola, simbolo della prematurità.
Sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità è attualmente fondamentale. Soprattutto i nati prima della 28a settimana gestazionale, definiti “molto pretermine” o “estremamente pretermine”, sono i più a rischio, non avendo ancora sviluppato interamente gli organi e apparati necessari per la sopravvivenza. Gli esperti sottolineano che ogni nato prematuro necessiti di cure individualizzate e costanti e di reparti di terapia intensiva neonatali h24.
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E’ prioritario informare i genitori. I nati prematuri hanno bisogno del costante contatto materno e dell’allattamento al seno sia per lo sviluppo neurologico sia per il benessere psicologico di entrambi. E’ necessario inoltre considerare i fattori di rischio delle nascite premature. Le cause possono essere il consumo in gravidanza di alcol e droghe, stress, fumo, fattori congeniti come diabete e alta pressione, obesità o anoressia. Le conseguenze di una nascita prematura possono essere gravissime che possono andare dalla disabilità alla morte del bambino.