Una banda logistica dedita agli assalti armati ai bancomat è stata sgominata dai carabinieri di Bari, supportati da un velivolo dell’6° Elinucleo, alle prime luci dell’alba. I militari hanno dato esecuzione a 4 ordinanze di custodia cautelare (2 delle quali in carcere e le restanti in regime domiciliare), emesse dal gip del Tribunale di Trani (BT), su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Gli indagati sono ritenuti responsabili di detenzione e occultamento di armi e congegni esplosivi utilizzati per compiere assalti armati agli sportelli bancari automatizzati (bancomat), in concorso tra loro. Il provvedimento ha avuto esecuzione nella provincia di Andria – Barletta – Trani, in particolare ad Andria e Minervino Murge.
Le misure cautelari scaturiscono dalla preoccupante escalation dell’incidenza dei furti aggravati ai danni degli ATM degli istituti di credito a partire dal mese di maggio. I malviventi agivano facendo deflagrare congegni esplosivi, di fattura artigianale, realizzati in serie, denominati nel lessico criminale marmotte.
L’inchiesta ha messo in luce l’esistenza di un gruppo criminale strutturato e specializzato nel fornire alle squadre di malavitosi che, di volta in volta, perpetravano i predetti delitti, una piattaforma logistica protetta all’interno delle caverne dell’alta Murgia, dove aveva cura di occultare numerose armi e i dispositivi deflagranti.
Un noto pregiudicato del luogo, Vincenzo Di Bisceglie, detto “Marcddin”, è stato identificato nel capo della compagine. Nel corso dell’indagine sono state sequestrate 4 marmotte, contenenti ciascuna quasi mezzo chilo di polvere pirica innescata con miccia, alcune radio ricetrasmittenti e diverso materiale utilizzato per il travisamento.