Non solo fantasy per la scrittrice più amata e pubblicata negli ultimi tempi, almeno dei millenials. Con Buona vita a tutti. I benefici del fallimento e l’importanza dell’immaginazione, J.K. Rowling racconta dell’importanza di fallire di immaginare una nuova vita. Partendo dalla sua esperienza personale pone domande provocatorie ai suoi lettori, cercando di risvegliare in loro quella capacità naturale dell’essere umano di rialzarsi e reinventarsi.
La vera storia di J.K.Rowling
Forse non tutti sanno che la Rowling, prima di diventare una delle autrici più ricche al mondo, ha passato momenti molto bui. Dopo il divorzio dal marito cade in una profonda depressione da cui riesce a salvarsi grazie alla stesura del suo primo romanzo. L’opera, presentata a numerose case editrici, viene più volte rifiutata. Finalmente riesce a pubblicare il romanzo in Inghilterra. Quel romanzo era Harry Potter e la pietra filosofale.
Il discorso ad Harvard
Durante il discorso che è stata invitata a tenere nel 2008 in occasione della cerimonia di laurea all’Università di Harvard, la Rowling ha parlato dell’importanza del fallimento. Avere il coraggio di fallire spinge nella crescita e nella creazione di una “buona vita”, ha detto, per sé e per gli altri. “Immaginare se stessi al posto degli altri, soprattutto dei meno fortunati, – ha affermato parlando dell’immaginazione – è una capacità unica dell’essere umano e va coltivata ad ogni costo”.
Uscita di Buona vita a tutti. I benefici del fallimento e l’importanza dell’immaginazione
Il saggio uscirà nelle librerie italiane il prossimo 20 novembre edito da Salani e sarà corredato dalle illustrazioni di Joel Holland, adattate per l’edizione italiana da Andrea “dr Bestia” Cavallini. E’ già possibile prenotarne una copia sia in libreria sia on line.