La polizia di Palermo ha arrestato un ginecologo di 65 anni, Biagio Adile con l’accusa di violenza sessuale su una sua paziente, una 28enne tunisina. La donna ha raccontato di avere subito due atti di violenza, il primo presso lo studio del medico a Palermo e il secondo nell’ambulatorio dell’ospedale Villa Sofia-Cervello, dove Adile dirige l’unità d’uroginecologia. L’uomo si trova ai domiciliari ed è stato sospeso dal servizio.
La donna, durante le deposizioni, avvenute in presenza di una psicologa e di un’interprete di lingua araba, ha raccontato di soffrire di gravi problemi ginecologici che in Tunisia l’avevano costretta a subire tredici interventi senza ottenere risultati w per questo motivo si era rivolta al ginecologo palermitano.
Il primo episodio di violenza nello studio privato risale al dicembre del 2016 e in quella occasione il medico le avrebbe proposto di fare anche un’ecografia gratuita presso un suo amico che lavorava in ospedale. La donna, sospettando che si sarebbe potuta ripetere la violenza, ha portato il cellulare per filmare la visita e riprendere gli abusi.
Le indagini, coordinate dal pm Giorgia Righi e dall’aggiunto Ennio Petrigni, si sono avvalse della consulenza tecnica di un perito della Procura che ha estrapolato la registrazione che ha fornito riscontri alle accuse. Sono in corso le indagini per accertare se il ginecologo abbia violentato anche altre donne.