“Nello Musumeci è garanzia di onestà, trasparenza e competenza“. Così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha parlato a Palermo del candidato del centrodestra alle regionali siciliane che si terranno domenica prossima. “Il mio augurio è rendere la Sicilia terra di legalità e sicurezza”. Presenti tutti i vertici della destra siciliana, da Micciché ad Armao, da Schifani allo stesso Musumeci. Un intervento durato quasi un’ora quello di Berlusconi che ha saputo conquistare la platea del Teatro Politeama. Il “Cavaliere” ha esordito presentando i punti focali del programma di governo nazionale per poi spostarsi sulle tematiche più strettamente siciliane. “I siciliani che rientrano non paghino le tasse per 10 anni“, ha proposto Berlusconi a Musumeci che annuiva seduto in prima fila. L’ex premier ha detto di sentire “in Italia aria di simpatia per il centrodestra e penso che le elezioni le vinceremo noi”. Il leader di Fi ha poi attaccato il presidente uscente della Regione, Rosario Crocetta: “Ha derubato il vostro futuro”. “Era un po’ di tempo che non studiavo la situazione della Sicilia, con Crocetta il quadro è drammatico”. Secondo Berlusconi, “25mila giovani lasciano la Sicilia ogni anno, 800mila siciliani vivono lontano dalla loro terra, sei ragazzi su 10 non hanno un lavoro, siamo terzultimi in Europa anche per questo”. Quella lasciata da Crocetta è “una situazione che lascia sgomenti”. E le responsabilità della crisi siciliana, secondo Berlusconi, sono tutte da addebitare al centrosinistra: “Il centrodestra organico ha governato in Sicilia solo per 9 anni, il centrosinistra per ben 45 anni“. “Ora ho trovato numeri che sono un disastro: l’indice di competitività pone la Sicilia al 237° posto su 263 regioni in Europa, la disoccupazione è 4 volte quella italiana, soltanto 4 giovani su 10 hanno trovato lavoro, il 47% dei giovani non studia e non cerca lavoro. Sono situazioni che lasciano sgomenti: su 752 opere incompiute nel Paese 158 sono in Sicilia e occupiamo il penultimo posto in Europa per infrastrutture”. Comprensibile la sfiducia, quindi, ma non la scelta di ripiegare sul M5S: “Chi li vota è una persona che non ragiona, che non ha testa. Non riesco a immaginare che voi mettiate una Sicilia solida nelle loro mani. I 5 Stelle sono pauperisti e giustizialisti, odiano gli imprenditori, i risparmiatori, il ceto medio. È impossibile accettare una cosa del genere”. E sulla polemica degli “impresentabili” di cui, secondo gli avversari di Musumeci, le liste di centrodestra sono zeppe, Berlusconi ha sottolineato che “siamo in un sistema democratico, se non vi piacciono non votateli“. Musumeci, però, “non ha mai avuto un avviso di garanzia” e abbia una squadra di “uomini giusti”. In chiusura di intervento, Berlusconi ha invitato sul palco Vittorio Sgarbi, designato assessore alla Cultura del governo Musumeci. “È il più grande critico d’arte, siamo amici e litighiamo da anni ed è una persona importante per la Sicilia”. Giovedì Berlusconi incontrerà Catania i leader della Lega, Matteo Salvini, e di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.