Un’edizione all’insegna dei colpi di scena. Nanni Moretti durante uno degli “incontri ravvicinati” organizzati dal direttore artistico della Festa del Cinema di Roma Antonio Monda, ha proiettato il cortometraggio inedito Autobiografia dell’uomo mascherato. Interprete oltre che regista e produttore, Moretti si riprende mentre passeggia sul Lungotevere, strada che lo conduce al suo cinema Nuovo Sacher.
Qui assiste a uno spettacolo di musica tradizionale avvolto da una rete di metallo. Il corto si conclude con una seduta di radioterapia. Le luci si riaccendono e Moretti alza vittorioso i pugni al cielo. Ce l’ha fatta, ce l’ha fatta di nuovo e racconta di come ha sconfitto per la seconda volta il cancro. Dopo aver raccontato in Caro diario il calvario dopo la scoperta del linfoma di Hodgkin, si mostra ancora una volta al suo pubblico indifeso ma soddisfatto.
Dopo vent’anni ha scoperto di avere un altro tumore “da un’altra parte”, confessa, ma ha reagito superandolo ancora una volta. Ha continuato l’incontro ricordando i motivi che l’hanno spinto nel 1972 a fare cinema, ha parlato dei suoi ruoli più importanti come in Il portaborse o in Habemus Papam, ha proiettato scende tagliate di Mia Madre. Durante il suo incontro con il pubblico fa una pausa: deve chiamare Giulio Barbagallo per sapere come procede la serata al Nuovo Sacher di cui è esercente da 26 anni.