La procura di Matera brancola ancora nel buio. La causa della morte della bimba di 9 anni avvenuta il 12 ottobre scorso al Bambino Gesù resta ancora un mistero. A spiazzare gli inquirenti è l’alta concentrazione di metanolo trovata nel sangue. La piccola era arrivata in condizioni praticamente disperate a seguito di un attacco cardiaco.
Ci vorranno ancora oltre 60 giorni perché il consulente tecnico nominato dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e dal pm Maurizio Arcuri, titolari di un procedimento contro ignoti per omicidio colposo, possa chiarire il quadro. Né in casa, né a scuola, infatti, sono state rintracciate tracce di metanolo.
I magistrati, però, hanno puntato l’attenzione su un pongo gelatinoso, comunemente in commercio con il nome di ‘Slime‘ e diffuso tra i bambini, con cui la ragazzina, stando a quanto dichiarato dai suoi genitori, era solita giocare ammorbidendolo con l’aggiunta di un po’ di schiuma da barba del papà.
In attesa di nuove risposte, la Procura attende di sapere dal suo consulente se la ragazzina avesse malformazioni cardiache mai emerse o allergie sconosciute ai suoi genitori.